TOTO’ FRANZ, Altrimenti detto Totò Toma

0,00

TOTO’ FRANZ. ALTRIMENTI DETTO TOTO’ TOMA
(a cura di Maurizio Nocera e con pagine di Antonio Verri)
Amaltea, 2002
ISBN: 88-8406-028-1, p. 251

Categoria:

Descrizione

Salvatore Toma è nato a Maglie l’11 – 12 maggio 1951 e qui è morto nell’agosto del 1968 in seguito a una collutazione d’amore.
ma non erano passate che poche ore dal suo disastroso, decesso, che il cielo lo rispedì sulla terra per mancanza di prove.
Ora vive su una enorme quercia, si nutre di beffe e raramente guarda a terra. Ma più che per le sue divine poesie, Salvatore Toma è famoso per la sua acrobatica precisione nel beccare il vasino, abilità maturata col fatto che non volendo scendere mai più dall’albero, i monellacci del luogo glielo spostavano divertendosi a vedere come se la cavava. ed è appunto per questo incalcolabile virtuosismo che nel 1993 ha vinto il premio Nobel.
Si narra che in quell’occasione, unanimemente richiesto ad esibirsi, i giudici scappassero in tutte le direzioni come pazzi inferociti, ma furono da lui tutti puntualmente beccati anche a distanze mostruose.
In questi ultimi tempi gli è presa la fissazione dei fumetti ma guai a portarglieli perché sbraita come una bestia! Quei maledetti monellacci, ora che lo scherzo del vasino non funziona più, gli hanno messo in testa che i fumetti sono dei meravigliosi dolcetti che si fanno in provincia di Rovigo! Poveri poeti!
Scherzi a parte, Salvatore Toma è un tipo decente presentabile, un pò ninfomane, un pò volutamente e indiscutibilmente folle, ma in definitiva un buono. E’ sposato con una cara dolce e pazientissima moglie-madre piovutagli dal cielo (senza collutazione…perciò è sfortunato al gioco) e ha due strepitosi bambini che gli fanno da papà e gli stanno sempre appresso, perché se lo perdono d’occhio un istante ma un solo istante, lo si ritrova subito su quella maledetta querciaccia…
Capito ora?